Dimenticatevi i voli a 10 euro. Così le vacanze low cost cambiano per sempre

Potete dire addio ai voli da 10 euro e dunque alle vacanze low cost. Ecco come stanno cambiando le cose per sempre.

Molte persone che fino ad oggi avevano approfittato dei voli a prezzi scontatissimi possono dire definitivamente addio a questa possibilità. Una nota compagnia low cost ha annunciato che per un po’ non venderà più biglietti a 10 euro.

La nota compagnia aerea Ryanair ha fatto sapere che a causa del caro carburante non potrà più vendere ai suoi clienti i biglietti a prezzi scontatissimi. La crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina, difatti, ha determinato un aumento esorbitante del prezzo delle materie energetiche con tutte le conseguenze sui cittadini, sulle aziende e dunque anche sulle compagnie aeree. Come molti di voi già sapranno Ryanair si è sempre distinta per i suoi prezzi accessibili che hanno consentito a molti passeggeri di viaggiare davvero con pochi euro. A tal proposito, Michael O’Leary, CEO della compagnia, ha spiegato che non c’è alcun dubbio sul fatto che per diversi anni i clienti potranno dire addio ai biglietti a dieci euro. Va detto però che i prezzi offerti risulteranno in ogni caso più convenienti di quelli proposti dalle altre compagnie che continueranno ad aumentarli spingendo i viaggiatori a rivolgersi a Ryanair.

Comunque, per le compagnie aeree quello in atto non risulta essere un periodo particolarmente florido dal momento che sono state letteralmente messe in ginocchio dal boom di prenotazioni verificatosi dopo l’abolizione delle restrizioni anticovid. Questo fenomeno si è tradotto in una penuria di personale in seguito ai licenziamenti messi in atto durante la pandemia e dunque in una serie di scioperi e ritardi che hanno rovinato in molti casi le vacanze ai viaggiatori. Ora a mettere i bastoni fra le ruote alle compagnie aeree c’ha pensato la crisi energetica che difatti sta determinando un aumento esorbitante del prezzo relativo al carburante che costringe inevitabilmente ad aumentare il prezzo del biglietto per riuscire a rientrare nelle spese. Non resta quindi che auspicare che l’emergenza generata dal conflitto in Ucraina rientri in modo tale che tanto i clienti quanto le compagnie finiscano di pagarne le conseguenze.

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