Il superbonus ha significato una grande novità nel panorama del mercato edile italiano. Ma qualcosa non è andato bene e ora si ripensa a come farlo rinascere.
Ritorna il Superbonus 110%. Il Decreto aiuti e il Decreto semplificazioni provano a segnare una nuova rotta con l’obiettivo di riconquistare la fiducia delle banche e di dare una spinta ai lavori di ristrutturazione.

Ci sono novità anche per quanto riguarda le scadenze e la rotta verrà ritoccata, probabilmente, con il Decreto aiuti-bis. Il Superbonus, dunque, continuerà a essere una priorità per il prossimo governo, perché la questione non è ancora del tutto finita e dovrà essere riaffrontata in fase di preparazione della Legge di bilancio 2023, quindi entro la fine dell’anno 2022. Per capire cosa sta succedendo è opportuno partire dai problemi che hanno messo a rischio cittadini e imprese edili.

Le misure adottate e fate attenzione al calendario
Gli istituti di credito possono cedere il credito alle Partite Iva i crediti. Ovvero, possono vendere crediti alle aziende loro clienti. Un’azienda può comprare 1.000 euro di credito a una cifra scontata (per esempio 980 euro) e farne uso per pagare l’Iva. Questo però è possibile soltanto nei casi in cui le banche non possano cedere crediti ad altri soggetti vigilati. Anche questa affermazione necessita una spiegazione. Il Superbonus prevedeva in origine una sola cessione del credito, misura poi rivista con la legge 25 del 28 marzo 2022 che ha ampliato a tre il numero di cessioni possibili, a patto che queste avvenissero tra soggetti autorizzati. Un sistema a cascata che il decreto Semplificazioni rende applicabile anche alle cessioni precedenti al mese di maggio del 2022, al contrario di quanto previsto in precedenza. Misure che dovrebbero risvegliare l’appetito degli istituti di credito, insieme alla probabilità – che dovrebbe essere confermata dal Decreto aiuti-bis – di essere svincolati dalla responsabilità solidale a meno che non per colpa grave. Nel medesimo tempo queste nuove norme dovrebbero potere sbloccare i lavori in essere che sono rimasti in stallo. Per chi intende approfittare del Superbonus per ristrutturare la propria abitazione unifamiliare il tempo è esaurito. La scadenza ultima è il 31 dicembre 2022 ma a patto che il 30% dei lavori sia stato completato entro il 30 settembre 2022.