Le regole sui contanti stanno per cambiare: ecco cosa accadrà dopo il 25 settembre.
Ad oggi, il tetto massimo per i pagamenti in contatti è di duemila euro ma le cosa stanno per cambiare. Il 25 settembre è una data che segnerà una novità relativamente al limite ai contanti.
A tal proposito, il centrodestra ha fatto dell’innalzamento del limite in questione un punto fermo del programma elettorale.
Regole sui contanti, cosa accadrà dopo il 25 settembre
L’obiettivo, in particolare, è quello di portare il tetto all’uso dei contanti a quella che è la media dell’Unione Europea. Ci sono però molti Paesi in cui il limite è ben più alto o del tutto assente. In particolare, in media il tetto stabilito dagli Stati Ue è di 4.500 euro. Va da sè, che qualora dovesse salire al Governo il centrodestra è probabile che si assisterà ad un aumento del limite a 4 o 5mila euro. Una volta superato tale tetto com’è chiaro si dovrà ricorrere necessariamente ai metodi di pagamento tracciabili. A conti fatti, il nostro Paese risulta essere lo Stato che ha messo in atto le regole più dure per quanto concerne la lotta all’evasione fiscale. Va detto che questo dato va anche letto alla luce del fatto che negli altri Paesi si registra un fenomeno legato all’evasione decisamente meno dilagante.
Basti pensare, infatti, che la Commissione Europea ha pubblicato un rapporto che rivela che nell’anno 2021 l’Italia è risultato essere il Paese con il tasso di evasione più elevato, con più di 30 miliardi di euro sottratti alle casse dello Stato. Dopo il Bel Paese ci sono la Germania e il Regno Unito che registrano perdite pari rispettivamente a 23 e 17 miliardi. Sempre in relazione al limite ai contanti, va detto peraltro che in molti Paesi dell’Ue non è previsto alcun tetto. Ciò vale, ad esempio, in Olanda, Svezia, Irlanda e in molti altri. In ogni caso, a seconda di quale sarà la forza politica che si insedierà in Parlamento dopo le elezioni del 25 settembre, si avranno dei cambiamenti riguardo all’uso dei contanti. Questo subirà un aumento nel caso in cui dovesse affermarsi il centrodestra e dunque la coalizione formata da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega.
