Pensione a 61 anni, chi potrà farlo nel 2023

Vi è una determinata categoria di lavoratori che dal primo anno potrà andare in pensione a 61 anni: di chi si tratta

C’è un lavoro in particolare che permette di andare in pensione a 61 anni e 7 mesi di età ed è l’operaio addetto alla lavorazione del vetro cavo. Ciò è previsto dalla normativa relativa ai mestieri usuranti che riguarda appunto una categoria di lavoratori sottoposti a condizioni particolari di stress e fatica. I vetrai che lavorano vetro a forno devono maturare almeno 35 anni di contributi per andare in pensione prima.

La metà di questi contributi devono risultare versati durante il lavoro a catena, o in alternativa 7 degli ultimi 10 anni a catena. Per andare in pensione con Quota 97,6 è necessario pertanto aver svolto per molto tempo la lavorazione del vetro cavo ad alte temperature. Altrimenti si può optare per Ape Sociale, ma in quel caso bisogna attendere il compimento dei 63 anni di età.

Pensione, l’opzione per i lavoratori del vetro

Ricordiamo comunque che non si tratta di un vero trattamento pensionistico ma di una prestazione economica che accompagna alla pensione. L’indennità di Ape Sociale viene riconosciuta per 12 mensilità e con un tetto massimo di 1.500 euro al mese. In caso di prestazioni notturne, i vetrai potrebbero usufruire alla possibilità riservata ai turnisti di questo tipo.

Soddisfacendo infatti il requisito minimo di ore lavorate di notte si ottiene l’accesso alla pensione con età anagrafica differente rispetta alla generalità dei lavori usuranti. Ma andiamo a vedere con precisione chi sono gli addetti alla lavorazione del vetro cavo. Chi svolge questo mestiere ricopre tutte quelle mansioni riconducibili alla produzione di contenitori di vetro.

Il processo di lavorazione implica l’esposizione del lavoratore ad alte temperature (1.600 gradi) e di soffiatura del materiale fuso negli stampi. Di conseguenza l’esposizione prolungata implica un grado di usura superiore alle normali attività lavorative degli altri operai.

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