Bollette del gas, attenzione alla data del 1 Ottobre

Dal 1° Ottobre cambia tutto sulla bolletta del gas. Le ultime comunicazione di Arera sono chiare e poco rassicuranti: c’è da prepararsi al peggio.

Nelle ultime ore Arera (l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente) ha rilasciato un comunicato nel quale sono stati elencati alcuni cambiamenti, che verranno apportati alle fatture del gas a partire dal prossimo 1 Ottobre.

È una notizia che ormai sentiamo da mesi e sulla quale i leader di tutta Europa discutono senza sosta. La crisi del gas c’è ed è disastrosa; i prezzi sul mercato hanno raggiunto cifre inimmaginabili, inevitabile ripercussione delle salate sanzioni imposte a Putin per l’esportazione del gas in Europa.

Una scelta poco saggia quella dei leader europei, che hanno sempre dipeso dalla russa Gazprom per l’approvvigionamento di gas. Il non aver accettato la richiesta di Putin -ovvero pagare il gas in rubli- e anzi, imporre delle sanzioni, alla fine va a gravare soltanto sulle tasche dei cittadini.

Adesso per riparare al danno, si parla di misure d’emergenza, di razionamento del gas. In vista delle prossime elezioni, ogni partito sta preparando delle linee guida su come gestire la situazione, soprattutto durante l’inverno quasi alle porte.

Mentre Mario Draghi cerca di mettere in atto le ultime manovre prima delle dimissioni, Arera, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente ha già fissato dei cambiamenti. Basta dipendere dai prezzi traballanti del mercato di Amsterdam, da Ottobre il prezzo del gas in bolletta verrà calcolato diversamente.

L’Italia dice addio ai prezzi di Amsterdam: cosa succede ad Ottobre

Interessati tutti gli utenti che hanno sottoscritto un contratto con un gestore del mercato tutelato, che per il gas sarà ancora attivo fino al Gennaio 2023 (a meno che non venga rinviato). Sono circa 7,3 milioni le famiglie che non sono ancora passate al mercato libero, che offre diverse offerte con prezzi variabili.

Il mercato tutelato si rifà alla borsa di Amsterdam e i prezzi del gas vengono aggiornati, di conseguenza, ogni tre mesi. La borsa è andata in tilt in questi giorni a causa della chiusura del gasdotto Nord Stream di Gazprom, per una manutenzione programmata anni fa.

Il gasdotto era la prima fonte di importazione di gas in Europa, per cui la chiusura ha fatto schizzare alle stelle la paura di rimanere a secco proprio in inverno. Non c’è da stupirsi che anche il costo abbia subito l’ennesima impennata.

Per questo il Governo ha intanto deciso di intervenire con il decreto Aiuti bis, azzerando i costi per il trasporto e la gestione della materia prima. Inoltre dato che l’Italia può far riferimento all’indice di cambio detto Psv (‘Punto di scambio virtuale’), Arera ha deciso che dal 1° ottobre sarà questo ad indicare il prezzo del gas invece della borsa di Amsterdam.

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