Gas, ora dobbiamo preoccuparci anche dei controlli

Ecco le ultime notizie relative alla crisi energetica che sta colpendo l’Europa ed anche l’Italia. Adesso, in vista dell’autunno e dell’inverno, ci saranno dei controlli per l’utilizzo corretto dei termosifoni. 

Il Governo è a lavoro, per far fronte all’emergenza gas. C’è un piano di razionalizzazione per utilizzare al meglio le risorse. Si inizia dall’abbassamento della temperatura degli impianti di riscaldamento. Ecco cosa succederà in autunno e inverno.

Si abbassano le temperature dei termosifoni e dei riscaldamento. E’ questa l’iniziativa che il Governo intende intraprendere per contrastare l’emergenza dovuta alla crisi energetica. Nelle aree dell’Italia con un clima più mite, c’è l’ipotesi di ridurre di due gradi la temperatura massima impostata. E’ questo lo studio che sta conducendo l’attuale ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.

Gas, ora dobbiamo preoccuparci anche dei controlli

Adesso gli italiani dovranno fare attenzione anche all’utilizzo corretto dei termosifoni. C’è bisogno di evitare tutti i tipi di spreco. Ma chi sarà l’addetto al controllo? Chi vigilerà sulla riduzione delle temperature? Questo è il lato più delicato della vicenda.

Nei condomini sono gli amministratori i responsabili. Visto che che ci sono dei riscaldamenti centralizzati, loro saranno responsabili nel garantire il rispetto del piano di razionamento gas. Al vaglio del Governo c’è anche un’altra ipotesi che prevede il controllo, a campione, da parte della polizia locale. I vigili urbani, dunque, potranno anche dare sanzioni a chi non rispetta il piano.

Nelle abitazioni autonome, però, i controlli saranno più difficili. Difficilmente, infatti, i vigli potranno entrare nelle case degli italiani e verificare tutto. Così come nei negozi e negli uffici privati.

Ecco comunque, come riportato da Il Messaggero, la suddivisione delle aree dell’Italia. Nella zona E gli impianti di riscaldamento possono restare accessi dal 15 ottobre fino al 15 aprile per un massimo di 14 ore. In questa area rientrano Milano, Bologna e Torino.

Nella zona italiana D, rientrano Roma, Genova e Firenze, i riscaldamenti potranno essere accesi dal 1° novembre al 15 aprile per un massimo di 12 ore.

A vigilare sull’utilizzo corretto saranno, secondo le ultime indiscrezioni, gli amministratori insieme al controllo a campione da parte dei vigili. Ovviamente a ciò si unirà anche una forte campagna di sensibilizzazione.

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