Lockdown dell’energia. Perché dobbiamo averne paura

Se la crisi energetica continua, quest’inverno ci verranno richiesti ulteriori sacrifici. Per questo il Governo parla già di lockdown energetico.

La parola lockdown non è di certo delle migliori da sentire, per tutti gli italiani e non solo. La prima volta l’abbiamo sentita a Marzo 2020, quando il Governo decise di chiudere tutti in casa contro la pandemia da Covid.

Pericolo lockdown energia

Una misura servita a ben poco, a livello medico. Efficacissima invece sull’economia -messa totalmente in ginocchio- e sui piccoli commercianti che sono stati costretti a chiudere per sempre i propri locali.

Lockdown dell’energia. Perché dobbiamo averne paura

Il covid non è nemmeno scomparso che, già da qualche mese, il tema dell’anno si è trasformato nella crisi energetica, che si sta rivelando una catastrofe pari, o forse peggio, a quella dell’allora sconosciuto virus.

Con il prezzo del gas alle stelle, il Governo punta adesso al risparmio energetico, che già quest’estate non sembra essere stato abbastanza. Come due anni fa, dall’alto viene richiesto di più, sempre di più, il semplice risparmio non basta. E dunque si ritorna a parlare di lockdown.

Paura per un futuro lockdown: cosa succede se il Governo lo imponesse

Il piano per il risparmio estremo sarebbe quello di far chiudere ancora una volta i locali, imponendo un coprifuoco: 19:00 per i commercianti, 23:00 per i locali gastronomici, pub e simili. Ancora una volta si chiede ai cittadini di far fallire le proprie piccole imprese e rimanere disoccupati.

Per questo adesso la parola lockdown energetico incute più timore del primo lockdown da covid. Oltre a queste misure estreme, il resto delle ‘raccomandazioni’ non è meno serrato. Abbassare i gradi del riscaldamento e tenerlo acceso meno ore al giorno.

Fare la doccia fredda, massimo 7 minuti; utilizzare il meno possibile apparecchi elettronici e staccare le spine quando non necessari, oltre al risparmio sul gas in cucina. Addirittura si pensa anche di spegnere tutte le luci sulle strade pubbliche dopo le 19:00.

Misure folli, in poche parole. Che costringerebbero i cittadini a mettere uno stop -ancora una volta- alle proprie vite. Nessuno andrebbe in giro per le strade buie e poco sicure, come pochi potrebbero riuscire a sostenere l’apertura dei propri locali commerciali in queste condizioni.

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