Incubo pignoramenti: cosa cambia su stipendi e pensioni, tante famiglie nei guai

Sono tantissime le famiglie che stanno finendo nei guai a causa dei pignoramenti.

La situazione economica italiana è sempre più precaria e la stangata delle bollette sta dando davvero il colpo di grazia a tante famiglie italiane che già non ce la facevano ad andare avanti.

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Ricordiamo infatti che nell’indifferenza generale in Italia una famiglia su 12 è in povertà assoluta.

Tanti nei guai

Questo dato si riferisce a prima della terribile stangata sulle bollette e infatti adesso le proteste si stanno moltiplicando in tutta Italia.

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Da quando i costi delle bollette sono esplosi, sono esplose anche polemiche e proteste. Il problema è che tantissimi italiani stanno cominciando a subire pignoramenti. Arrivano pignoramenti delle case, degli stipendi e delle pensioni. Si parla di addirittura 200.000 pensioni che sono state pignorate proprio a causa della mazzata sulle bollette. Una situazione sicuramente drammatica per l’Italia che fa tornare ad attualità il fatto che lo stato sociale Italiano sia veramente avaro di aiuti con chi finisce in difficoltà. A pignorare case, stipendi e pensioni sono sia il fisico che i creditori privati.

Nuova normativa che salva dai pignoramenti

Molto spesso infatti le agenzie che erogano prestiti non riescono a rivalersi sui loro clienti e devono finire per pignorare stipendio oppure pensioni. Come sappiamo il pignoramento dello stipendio e della pensione incontra comunque dei limiti. Ma proprio con il decreto aiuti il governo è intervenuto a dare una mano ai pensionati. Infatti tanti pensionati oggi rischiano concretamente di vedersi la pensione pignorata e questo potrebbe diventare molto più grave nei prossimi mesi. Infatti nei prossimi mesi le bollette saliranno progressivamente e così sempre più anziani potrebbero trovarsi con la pensione pignorata. Come sappiamo in Italia esiste un limite oltre il quale la pensione non può essere pignorata.

Minimo vitale

Questo limite prima del decreto aiuti bis era decisamente basso. Dunque prima del decreto aiuti bis c’era una quota della pensione che effettivamente non poteva essere toccata dai creditori ma era piuttosto bassa e sicuramente inadatta alla vita di un pensionato. Ma proprio con il decreto aiuti bis la soglia del minimo vitale è stata alzata €1000. Questo vuol dire che i creditori potranno pignorare la pensione ma i primi €1000 della pensione non potranno essere toccati. Quindi al pensionato dovranno comunque sia essere lasciati €1000 per poter sopravvivere. Questa è una vera e propria svolta in un momento come questo e sicuramente questa norma sarà d’aiuto a tantissimi pensionati in difficoltà.

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