Rottamazione, anche la Meloni la vuole. Ma sarà diversa dalle altre

Con l’inserimento del nuovo Esecutivo anche la rottamazione può subire delle variazioni di programma

Il governo Meloni deve ancora prendere il via ma intanto si è già iniziato a parlare di una nuova rottamazione delle cartelle. Due sono i dossier principali su cui serve lavorare: il primo riguarda ovviamente le bollette e i prezzi di luce e gas; il secondo riguarda il caro prezzi generalizzato, quindi inflazione e rincari delle materie prime. Ecco perché si pensa a una rottamazione quater di multe, tasse e contributi.

Giorgia Meloni (ANSA FOTO)

L’obiettivo è quello di non gravare ulteriormente sui portafogli dei contribuenti, ma la struttura di questa nuova pace fiscale sarà diversa. Andiamo quindi a vedere nel dettaglio quali sono le ultime novità, chi può approfittare e come funziona il tutto.

Rottamazione, come funziona col nuovo governo

Intanto che il governo lavora alla lista dei ministri, secondo il Sole 24Ore si lavora a una rottamazione quater, ma con una formula diversa rispetto alle precedenti.

Rottamazione, anche la Meloni la vuole. Ma sarà diversa dalle altre

Stavolta infatti si partirà dai soggetti interessati. Lo scopo è quello di mettere ordine alle diverse sovrapposizioni, occupandosi innanzitutto dei decaduti, ovvero i contribuenti che hanno aderito alle sanatorie ma che in seguito non hanno rispettato le scadenze per i pagamenti. Si punta quindi a sistemare questo tipo di situazioni, facendo tabula rasa per aiutare le famiglie in crisi.

La nuova rottamazione riguarderebbe i carichi affidati alla riscossione fino al 30 giugno 2022. In tal modo, come spiega sempre il Sole24Ore, si allarga il raggio d’azione alle cartelle inviate prima del Covid e a quelle successive. Il debito si pagherà allora con uno sconto sostanzioso su sanzioni e interessi, con l’obiettivo di arrivare a un forfait del 5%, pur dovendo saldare la parte dell’imposta dovuta.

 

Impostazioni privacy