Con l’inserimento del nuovo Esecutivo anche la rottamazione può subire delle variazioni di programma
Il governo Meloni deve ancora prendere il via ma intanto si è già iniziato a parlare di una nuova rottamazione delle cartelle. Due sono i dossier principali su cui serve lavorare: il primo riguarda ovviamente le bollette e i prezzi di luce e gas; il secondo riguarda il caro prezzi generalizzato, quindi inflazione e rincari delle materie prime. Ecco perché si pensa a una rottamazione quater di multe, tasse e contributi.
L’obiettivo è quello di non gravare ulteriormente sui portafogli dei contribuenti, ma la struttura di questa nuova pace fiscale sarà diversa. Andiamo quindi a vedere nel dettaglio quali sono le ultime novità, chi può approfittare e come funziona il tutto.
Intanto che il governo lavora alla lista dei ministri, secondo il Sole 24Ore si lavora a una rottamazione quater, ma con una formula diversa rispetto alle precedenti.
Stavolta infatti si partirà dai soggetti interessati. Lo scopo è quello di mettere ordine alle diverse sovrapposizioni, occupandosi innanzitutto dei decaduti, ovvero i contribuenti che hanno aderito alle sanatorie ma che in seguito non hanno rispettato le scadenze per i pagamenti. Si punta quindi a sistemare questo tipo di situazioni, facendo tabula rasa per aiutare le famiglie in crisi.
La nuova rottamazione riguarderebbe i carichi affidati alla riscossione fino al 30 giugno 2022. In tal modo, come spiega sempre il Sole24Ore, si allarga il raggio d’azione alle cartelle inviate prima del Covid e a quelle successive. Il debito si pagherà allora con uno sconto sostanzioso su sanzioni e interessi, con l’obiettivo di arrivare a un forfait del 5%, pur dovendo saldare la parte dell’imposta dovuta.