Bonus 500 euro, Meloni dice basta: a chi andranno i soldi

Stretta finale del Governo per quanto riguarda il bonus cultura nel 2023. All’orizzonte tante novità

Gli emendamenti sul bonus cultura 500 euro destinato ai giovani sta facendo discutere molto in questi ultimi giorni. Qualcuno ha anche scritto che il governo di Giorgia Meloni ha in mente di cancellare definitivamente questo bonus. Questo causerebbe conseguenze importanti per quanto riguarda la formazione e la cultura dei giovani che restano un patrimonio per tutto il nostro Paese.  Lo scontro tra maggioranza ed opposizione risulta più che mai acceso. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, interpellato sulla questione, ha dichiarato: “Dire che vogliamo abolire la 18 App è una fake news. Vogliamo fare una carta della cultura che dia loro uno strumento operativo per i consumi culturali. Per i libri, che sono importantissimi. Leggere fa bene allo spirito e alla crescita dei giovani cittadini. E poi per i corsi di lingua, di danza, per i musei, per le mostre“.

Bonus cultura 2023: proposta Meloni

Federico Mollicone, deputato di Forza Italia ha spiegato i motivi per cui cambierà il bonus cultura: “Ha incentivato più le truffe che la cultura, venendo meno completamente allo scopo formativo per il quale era stato previsto. Ben venga dunque la revisione della App 18, mettendo in campo, come da proposta annunciata dal ministro Sangiuliano, una nuova Carta della Cultura che risponda pienamente alla mission originaria, evitando le storture e le criticità di un bonus che, anche in Puglia, ha prodotto comportamenti illeciti e diseducativi. Tutto questo con il governo di centrodestra finirà”

Come cambia bonus cultura 2023

Il bonus cultura dunque resterà. Secondo indiscrezioni si potrebbe decidere di prendere in considerazione fra i correttivi l’introduzione di una soglia Isee che escluda persone appartenenti a famiglie con redditi elevati. In passato si era ipotizzato di introdurre una soglia Isee familiare di 25mila euro per godere del bonus cultura. Non si esclude possa essere questa la strada tracciata dal Governo che punterebbe non solo alla modifica sostanziale del bonus ma anche alla platea di persone che potranno legittimamente usufruirne.

Come cambia bonus cultura

L’intento dunque è contrastare in ogni modo le storture e le truffe che hanno portato a ben 9 milioni di euro la somma proveniente dalla 18App. Il nuovo bonus risulterebbe così non solo più equo perché dato alle fasce di reddito medio basso ma garantirebbe meno truffe e sprechi di soldi pubblici riducendo al minimo i cosiddetti furbetti del bonus 500 euro che finora hanno avuto quasi sempre vita facile.

Meloni e le rassicurazioni su 18App

Giorgia Meloni ha voluto chiarire con un messaggio sui social che il Governo non intende in alcun modo eliminare bonus 500 euro per i 18enni bensì intende modificarlo per poterlo realmente dare a quelle fasce di reddito medio-basse:

“Non c’è ragione che lo riceva il figlio di un milionario, di un parlamentare, o mia figlia. Va introdotto un limite al reddito di chi accede a questa misura, e vanno meglio definiti i contenuti e le cose che si possono acquistare con queste risorse e credo anche che occorra lavorare sulle truffe. Quindi confermo che intendiamo modificare questa norma, senza però togliere queste risorse alla loro destinazione originale, i giovani e la cultura. Manteniamo l’impegno preso pubblicamente. Quella che era la carta 18App rimarrà, ci sarà continuità e lavoreremo con le categorie per perfezionarla”.

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