Dichiarazione dei redditi, attenzione all’INPS

Un regalo di Natale non proprio bello per i professionisti che rischiano una multa salata da parte dell’Inps. Tutto a causa delle dichiarazione dei redditi. Ecco i controlli da parte dell’Istituto che sta compromettendo le festività di tante persone con Partita Iva.

E’ in arrivo una multa onerosa per alcuni professionisti. Le sanzioni arrivano fino al 30% per coloro che non hanno compilato il quadro RR nella dichiarazione dei redditi. Situazione davvero surreale e che rischia di compromettere il reddito familiare di tante persone che hanno la Partita Iva. L’Inps ha messo a setaccio le dichiarazioni dei redditi dell’anno 2017. Ecco cosa c’è da sapere su questa Operazione Poseidone da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.

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L’Operazione Poseidone è un accertamento da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale e verifica i crediti contributivi dei soggetti iscritti alla gestione separata in qualità di liberi professionisti. Con una recente comunicazione, precisamente con messaggio numero 4412 del 2022 da parte dell’Inps, l’ente previdenziale ha reso noto di riprendere la procedura di verifica con riferimento delle dichiarazioni dei redditi dell’anno 2017. Vediamo cosa c’è da sapere per tutelare e prevenire eventuali controlli.

Dichiarazione dei redditi, attenzione all’INPS

Cos’è l’Operazione Poseidone da parte dell’Inps?  E’ una tipologia di controllo che è stata già avviata nel 2010. E’ nato per contestare la mancata contribuzione alla gestione separata da parte di tutti quei soggetti che, nella loro dichiarazione dei redditi, hanno dichiarato dei proventi ottenuti da attività di arti e professioni.  Si tratta di una procedura relativa al controllo dei liberi professionisti che sono iscritti alla cassa di gestione separata e che sono tenuti al versamento dei relativi contributi secondo le modalità che sono espressamente contemplate in materia

I controlli, per questa volta, riguardano i professionisti titolari di partita IVA e l’anno che sarà preso in esame da parte dell’Inps è la dichiarazione dei redditi del 2017. Già in passato sono stati multati soggetti che non hanno versato dei contributi alla cassa di gestione separata.

Attraverso un incrocio di dati, banca-Fisco, si può scoprire come alcuni non abbiano pagato la gestione separata pur dichiarando che quei redditi provenivano da un determinato tipo di professione. In questo modo l’Inps invia l’avviso di accertamento a tutti quei professionisti che non hanno rispettato le regole.

Ecco chi sono i soggetti in difetto e che rischiano una multa salata.

Modello 730
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Inps, Operazione Poseidone per scoprire i furbetti

Gli accertamenti che sta effettuando l’Inps sono quelli relativi alla dichiarazione redditi dell’anno 2017. Come riportato da Italia Oggi, portale d’informazione economica finanziario, questi professionisti hanno messo redditi da lavoro autonomo ai fini fiscali nei quadri RE, LM (Autonomo), sezioni I o II, o RH della dichiarazione dei redditi.

Inoltre, hanno mancato la compilazione del quadro RR, sezione II, che serve al calcolo dei contributi che sono dovuti alla gestione separata dell’Inps. Un vero e proprio rischio, dunque. Dopo i due anni di pandemia, adesso l’Inps ha ripreso il controllo di accertamenti. Dunque, bisogna fare molta attenzione. Chi ha commesso l’errore potrà ricevere la lettera con la multa da pagare.

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