Nel 2023, l’andamento dei prezzi delle case preoccupa: ecco cosa riporta l’ultimo sondaggio di Bankitalia riguardo le proiezioni degli operatori del settore.
Nella UE il costo addirittura negativo del denaro aveva provocato un aumento dell’interesse nel settore immobiliare, con il conseguente aumento dei prezzi. In particolare, dalla metà del 2009 alla metà del 2022 i tassi BCE sono sempre rimasti sotto il punto percentuale. In paesi come Germania e Svezia si sono visti anni di crescite incessanti dei prezzi.
La pandemia di Covid ha fatto aumentare in molte persone il desiderio di poter avere una casa più accogliente e spaziosa in cui vivere. Durante i lockdown, infatti, avere anche solo un piccolo giardino a disposizione ha significato poter continuare a vivere una parvenza di normalità, almeno all’interno del proprio nucleo familiare.
Dal 2020 al 2021 i prezzi delle case sono cresciuti in tutta l’Unione Europea. Già dalla fine del 2021, però, l’inflazione era tornata a crescere in maniera significativa. Per seguire il progetto della transizione energetica, infatti, la UE ha iniziato a comprare l’energia sui mercati, rifiutando di sottoscrivere contratti a lungo termine.
Questo ha impedito di bloccare i prezzi, e lo scoppio della guerra in Ucraina ha esacerbato la situazione. Le banche centrali occidentali hanno iniziato ad alzare i tassi di interesse nel tentativo di frenare l’inflazione galoppante: questo ha provocato numerosi problemi per coloro che avevano contratto prestiti e mutui a tasso variabile.
Molti temono che nel 2023 possa scoppiare una nuova bolla immobiliare simile a quella dei mutui subprime americani iniziata nel 2006. Per quanto riguarda il Belpaese, Bankitalia svolge su base trimestrale un sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni. Vengono interrogati degli agenti immobiliari riguardo l’andamento del loro settore.
Ciò che rivela l’ultima indagine, condotta nel III trimestre 2022, è che i prezzi si mantengono stabili. Bisogna sottolineare che in Italia il costo delle case è sceso dal 2007 al 2019. Dopo l’aumento dell’interesse per le case durante i lockdown, adesso i tempi di vendita si sono allungati. Ci si aspetta un calo delle quotazioni e della domanda nel 2023.