Tagli all’assegno, come potrà finire con la riforma delle Pensioni

Ci sono delle novità per quanto riguarda la riforma delle pensioni attesa per il 2024. Ecco cosa si aspettano i lavoratori. 

Uno dei temi caldi che tiene banco all’interno del Governo Meloni è quello relativo alla prossima riforma delle Pensioni. Nel 2023 ci sarà Quota 103. Per il 2024, invece, è prevista una riforma sostanziale pronta a stravolgere tutto. Ecco il progetto del Governo, svelate tutte le ipotesi al vaglio del premier Meloni.

Riforma pensioni
Richiesta pensioni riforma, Ansa Foto, investiresulweb

Secondo le ultime indiscrezioni che arrivano da Palazzo Chigi, aumentano le possibilità che nella prossima riforma delle pensioni ci sia Quota 41. Ecco in cosa consiste questo progetto che porterà ad un’uscita anticipata dal mondo lavorativo di tantissime persone. L’obiettivo è quello di portare il lavoratore ad andare in pensione una volta raggiunti i 41 anni di contributi.

Tagli all’assegno, come potrà finire con la riforma delle Pensioni

Giorgia Meloni si prepara alla riforma delle pensioni prevista per il 2024. Secondo le prime stime, qualora dovesse essere confermato Quota 41, avranno un vantaggio tutti coloro che sono rimasti esclusi da Quota 103 che è attiva per il 2023 e valido per chi ha 62 anni di età.

Come rivelato dal Corriere della Sera, con Quota 41 quelli nati tra il 1980 e il 1990 avrebbero molti vantaggi a differenza di quelli nati negli anni Duemila che potrebbero addirittura anticipare anche di 4-5 anni l’uscita dal mondo del lavoro. Il segretario generale dell’Ugl Paolo Capone, come riporta l’Ansa, ha spiegato che con questa misura si fa riferimento solo all’anzianità contributiva. “Bisogna lasciare alle persone la scelta di valutare se uscire o meno dal mondo del lavoro”.

In cosa consiste Quota 41: quali sono i benefici per il lavoratore?

C’è la possibilità di andare in pensione una volta ottenuti i 41 anni di contributi. Non servirà, dunque, nessun requisito anagrafico. E’ questa l’ipotesi al vaglio del Governo Meloni che potrà entrare in vigore a partire dal 2024.

Inps pensioni riforma
Riforma pensioni, Ansa Foto, investiresulweb

Riforma pensioni 2023, avanza Quota 41

Ovviamente nel caso in cui si decidesse di andare prima in pensione, l’assegno che si riceverà sarà ridotto. Secondo i primi calcoli, infatti, ci sarebbe un impatto fino al 9% per le donne e fino al 12% per gli uomini. Resta da valutare i costi per le casse dello Stato: l’Inps stima che la spesa si aggirerebbe intorno ai  ai 6-9 miliardi di euro per i primi dieci anni  per una spesa complessiva di 75 miliardi di euro.

Nei prossimi mesi si capirà di più. Intanto c’è questa idea che stuzzica il Governo per dare una buona notizia a tutti i lavoratori che sono in attesa di andare in pensione. Intanto per il mese di febbraio arriveranno gli aumenti delle pensioni previsti a causa dell’inflazione.

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