Pensione anticipata per le donne, cosa si può fare nel 2023

Cosa si può fare nel 2023 per accedere alla pensione anticipata per le donne? Ecco quali sono i requisiti e come di presentare la domanda.

L’8 febbraio c’è stato il secondo tavolo di confronto al Ministero del Lavoro fra il Governo ed i Sindacati. Al centro della discussione ci sono stati i dati della NADEF, che vede nel 2023 un aumento sostenuto della spesa pensionistica che si attesta al +7.9%. Questo è dovuto principalmente alla rivalutazione delle pensioni sulla base dell’inflazione nel 2022.

Come andare in pensione anticipata nel 2023: l'Opzione Donna

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Al termine della riunione non sono stati fatti degli annunci. Si è però reso noto che il prossimo incontro fra le parti sarà il 13 febbraio. I Sindacati vorrebbero introdurre delle modifiche a ciò che ha previsto la legge di bilancio 2023 in materia di pensioni, soprattutto per ciò che riguarda la proroga della pensione anticipata per le donne.

Pensioni, cosa prevede la legge di bilancio 2023

La manovra di bilancio ha introdotto la Quota 103. Si tratta di una forma di pensione anticipata, valida per il 2023. Per accedervi sono necessari 41 anni di contributi e 62 anni di età. Fino al 31 dicembre si potrà chiedere l’accesso all’APE sociale. Questa pensione anticipata è rivolta a tutti i lavoratori in difficoltà che abbiano più di 63 anni di età.

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Le pensioni minime sono state rivalutate a 600 euro, ma il governo Meloni ha manifestato in più occasioni l’intenzione di aumentare l’assegno ad almeno 1.000 euro. Sembrerebbe che gli aventi diritto dovranno comunque pazientare per vedersi accreditato l’assegno adeguato all’ultima manovra di bilancio a causa di alcuni problemi di calcolo dell’INPS.

Pensione anticipata per le donne, ecco cosa succede nel 2023

I Sindacati starebbero conducendo un vero e proprio braccio di ferro con il Governo per ottenere già nel 2023 delle percentuali di rivalutazione delle pensioni più alte. Secondo l’ISTAT, l’inflazione media in Italia nel 2022 è stata dell’8.1%. Le pensioni, però, sono state adeguate ad un tasso del 7.9%, facendo così perdere potere d’acquisto.

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La pensione anticipata per le donne è sicuramente un tema al centro del dibattito, dal momento che l’Opzione Donna nel 2023 avrà delle caratteristiche molto più stringenti rispetto all’anno 2022. Con i vecchi requisiti, infatti, le beneficiarie sarebbero state circa 40.000. Nel 2023, invece, si stima che utilizzeranno l’Opzione Donna 5.100 lavoratrici.

Opzione Donna, ecco i requisiti e come presentare la domanda

L’Opzione Donna permette la pensione anticipata a tutte le donne che sono disoccupate o la cui azienda abbia attivato un tavolo di confronto, coloro che hanno un’invalidità civile superiore al 74% e coloro che assistono un familiare con una grave disabilità ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge 104/1992.

Chi richiede di usufruire dell’Opzione Donna deve avere almeno 35 anni di contributi e 60 anni di età al 31 dicembre 2022. Nel caso in cui si abbia un figlio il requisito anagrafico si abbassa a 59 anni, in presenza di due o più figli si arriva a 58 anni. Per fare la domanda si può procedere con due modalità diverse.

Accedendo al sito web www.inps.it con lo SPID, la CIE o la CNS, si può selezionare prima “prestazioni e servizi“, poi “servizi“, quindi “pensione anticipata opzione donna” ed infine “domanda“. In alternativa ci si può rivolgere ad un patronato. In caso di dubbi è disponibile il numero verde INPS 803.164 solo per i telefoni fissi, o il numero 06.164.164.

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